L'ARCHIVIO STORICO
Per preservare e valorizzare il suo passato, il Teatro ha
realizzato un sistema integrato di gestione del patrimonio: La Scala DAM
(Digital Asset Management), che costituisce l’archivio digitale di tutto il
materiale disponibile, dal secondo decennio del Novecento a oggi, in diversi
archivi, magazzini e caveau.
Si tratta di almeno 24.000 bozzetti e figurini firmati da grandi artisti, tra
cui Jean Cocteau, Mario Sironi, Marino Marini, Renato Guttuso, Alberto Burri,
Salvatore Fiume, Dino Buzzati, Piero Fornasetti, David Hockney, scenografi e
registi come Alessandro e Nicola Benois, Piero Zuffi, Lila de Nobili, Pierluigi
Samaritani, Gregorio Sciltian, Luciano Damiani, Pier Luigi Pizzi, Ezio
Frigerio, Robert Wilson, insieme a schizzi, disegni e modellini creati per la
realizzazione di scene e costumi, ma opere d’arte in sé; di 45.000 costumi
firmati da grandi figurinisti come Caramba, Emanuele Luzzati, Vera Marzot,
Odette Nicoletti, Anna Anni, Franca Squarciapino, completati da 60.000
accessori tra gioielli, biancheria, calzoleria, parrucche e cappelli; di 80.000
attrezzi di scena.
L’attività del teatro è documentata in 17.000 locandine, e conseguenti
cronologie dettagliate, e in più di un milione di fotografie di scena, prove e
back-stage. Riguardano i “passaggi” di grandi cantanti, da Maria Callas a Joan
Sutherland, da Renata Tebaldi a Giulietta Simionato, da Leyla Gencer a Mirella
Freni, da Franco Corelli a Luciano Pavarotti, da Giuseppe Di Stefano a Mario
Del Monaco, da Carlo Bergonzi a Plácido Domingo, da Tito Gobbi a Piero
Cappuccilli, da Ettore Bastianini a Renato Bruson. Di grandi direttori, da
Toscanini a Guido Cantelli, da Victor De Sabata a Antonino Votto, da Herbert
von Karajan a Carlos Kleiber, da Gianandrea Gavazzeni a Dimitri Mitropolus, da
Carlo Maria Giulini a Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Pierre Boulez.
Di grandi registi, dai Benois a Pizzi, da Svoboda a Ronconi, da Strehler a
Chéreau, da Ljubimov a Carsen. Di grandi danzatori e coreografi, da Ugo
Dall’Ara a Mario Pistoni, da Rudolf Nureyev a Paolo Bortoluzzi, da Carla Fracci
a Liliana Cosi, Luciana Savignano, Alessandra Ferri, fino a Massimo Murru e
Roberto Bolle.
Il lavoro di conversione digitale ha inizio nel 1996 con
il Progetto di Salvataggio dell’Archivio Fonico, che fu poi in grado di
recuperare circa 5000 nastri di registrazioni scaligere d’opera, balletto e di
concerti sinfonici a partire dal 1950. Il trattamento dei nastri, la raccolta
delle informazioni e il riversamento su supporti digitali conservati
nell’archivio musicale del Teatro sono stati realizzati in collaborazione con
il LIM, Laboratorio di Informatica Musicale dell’Università Statale di Milano, e
ha consentito il recupero e la conservazione di un patrimonio pari a circa 10
mila ore di musica.
Dal 1998, il progetto di digitalizzazione si è esteso con
processo modulare e ha dotato gli archivi del Teatro - in particolare il
magazzino costumi e accessori, l’archivio bozzetti e figurini, il magazzino
degli attrezzi di scena, l’archivio fotografico e delle locandine, - di
un’applicazione informatica “personalizzata” e di tutti gli strumenti necessari
per la conservazione dei differenti materiali.
Nel 2006 La Scala DAM è stato collegato con una rete intranet alle
postazioni-chiave del Teatro, mettendo a disposizione delle strutture interne
la documentazione multimediale del materiale relativo alla creazione, alla
produzione e alla documentazione di ogni spettacolo: appunto bozzetti e
figurini, costumi, calzature, gioielli, acconciature, attrezzi di scena,
manifesti e locandine, fotografie e registrazioni audio. Il tutto finalizzato
all’attività quotidiana di ogni settore.
La gestione di questo progetto è stata curata da un gruppo giovane, composto da
un responsabile di progetto, un referente tecnico e 5 operatori. Questo grazie
a un “prototipo di coproduzione” in cui, per la prima volta, accanto alle
direzioni competenti del Teatro alla Scala hanno portato il loro contributo la
Fondazione Milano per la Scala, il Gruppo Bosch, la Ricerca Universitaria del
LIM dell’Università Statale di Milano, un gruppo di partner ad altissimo
know-how tecnologico quali Accenture, Fastweb, Oracle, HP.
Con ArchivioLaScala, vetrina web dell’Archivio Digitale
DAM, al momento limitata e semplificata rispetto alla enorme quantità di
elementi contenuti nell’archivio esteso, il pubblico di studiosi o appassionati
ha ora la possibilità di accedere a una parte importante del patrimonio
artistico della Scala attraverso il sito internet www.archiviolascala.org
https://www.teatroallascala.org/it/archivio/l-archivio-storico.html