2008 Teatro alla Scala [Le nozze di Figaro]

 
TEATRO ALLA SCALA DI MILANO
PERFORMANCES OF LE NOZZE DI FIGARO DEDICATED TO THE MEMORY OF LEYLA GENCER
2008.10.11

LA REPUBBLICA
2008.10.11
ANGELO FOLETTO

Il Mozart dei Giovanni Figaro va a nozze con le stelle di domani

Nato a Parigi, ma consacrato da un quarto di vita scaligera (nel 1981 solennizzò il ritorno scaligero di Riccardo Muti, poi ne scandì le successive tappe mozartiane, con varie altre riprese), l' allestimento Strehler/Frigerio/Squarciapino delle Nozze di Figaro è un orgoglio della storia della Scala. Senza dubbio, è la più perfetta incarnazione della passione mozartiana di Giorgio Strehler e dell' estro luminoscenico di Frigerio. Entra nella storia per la via maestra, dopo il delizioso assaggio di Ascanio in Alba (2006), il 43enne Giovanni Antonini che da questa sera dirige l' ennesima ripresa dell' opera tratta dalla seconda "giornata" di Figaro e rimessa in scena da Marina Bianchi. Come a dire che due capolavori consolidati, musica e spettacolo di "queste" Nozze, continuano a guardare avanti: tant' è che si confrontano con la freschezza di una compagnia di giovani voci uscita dall' Accademia scaligera fino a pochi mesi governata da Leyla Gencer (a lei è dedicata questa serie di rappresentazioni) e con le prospettive interpretative non usuali, garantite dalle presenza sul podio di Antonini, milanese virtuoso di flauto diritto e creatore dell' ensemble a strumenti originali Il Giardino Armonico (1989), col quale ha percorso un tracciato innovativo nella concezione e nell' ascolto del repertorio barocco. Con un esempio sommo di teatro barocco, l' Alcina di Haendel, tornerà alla Scala in marzo; ora l' esordio in Nozze di Figaro, che avviene a pochi mesi dal lavoro, sempre legittimato dal pensiero filologico, sulle Sinfonie di Beethoven. «Il problema interpretativo è comune - spiega Antonini - Come nelle sinfonie, anche in quest' opera conta riuscire a tenere una linea musicale serrata come la volle Mozart, senza cadute di tensione e facendo in modo che la sollecitazione teatrale e ideale non ostacoli trasparenza e incisività nei dettagli». Alla Scala Antonini ha lavorato con un' orchestra di una settantina di ragazzi, tutti provenienti dai corsi scaligeri (con qualche rinforzo proveniente dagli omologhi percorsi didattico-formativi di Brno e Madrid) e che suonano strumenti moderni. «Nessun disagio né compromesso musicale - assicura il direttore - L' orchestra è cresciuta rispetto a Ascanio e ha dimostrato entusiasmo e grande partecipazione, anche di fronte a oggettive difficoltà, ad esempio nel realizzare fraseggi "antichi" con archetti moderni. Ho lavorato con musicisti già molto preparati è aperti». Buona collaborazione ha ottenuto dai cantanti (che costituiscono la maggioranza degli iscritti stranieri, una sessantina sui 700 ammessi quest' anno ai dipartimenti dell' Accademia scaligera), anche se «si è dovuto insistere molto sui recitativi, un mondo di sfumature che in Nozze tocca il massimo nell' opera preromantica, e al quale soltanto interpreti che abbiano consapevolezza del senso teatrale prima che vocale di queste pagine possono restituire a fondo». Dall' Accademia vengono anche i ballerini, per la nuova coreografia del direttore della Scuola di Ballo Frédéric Olivieri. Nove recite fino al 30. Scala Stasera alle ore 20. Otto repliche fino al 30 ottobre. Biglietti da 10 a 105 euro. Info: 02-72003744