Ricordo di Leyla Gencer agli Amici del Loggione. A Milano, nella sede degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala (via Silvio Pellico 6) il 14 febbraio 2009.
Dopo tanti incontri qui , con Leyla presente, a presentare e analizzare sue interpretazioni, parlare di lei a un anno dalla morte mi ha creato una prospettiva inaspettata. Determinata a custodire ciò che l’amicizia e frequentazione quarantennale mi ha affidato, e responsabile di risultati interpretativi che entrano in movimento mentre la sua voce li comunica, ma che restano definitivi, fuori dal tempo, raggiungimenti estremi, vibranti, aperti al domani. Perciò mi sono sentita autorizzata a prendere tempo per rammentare in tono confidenziale inedito, il suo percorso, già speciale, di formazione e costruzione, le scelte artistiche della cantante, le battaglie e il raggiungimento di funzione storica di riscopritrice (le Renaissances di Donizetti, di opere neoclassiche, la diffusione del primo Verdi), gli sviluppi con l’attività di docente e formatrice di giovani artisti. Discorso lungo, articolato che, osservato da fine percorso, rivela premonizioni caratteriali, indizi , coincidenze storiche che dall’infanzia lo attraversano e si sviluppano in un disegno di vita coerente e compiuto. Ho ecceduto anche negli inserti di documentazione registrata o filmata, che vi arrivano ripresi in sala dal fedele Giudice Renato Caccamo, acciaccati dalla proiezione traballosa azionata al momento dal volonteroso presidente Gino Vizzini
Ascolti da:
Verdi "La forza del destino"1957 Colonia
Verdi "I due Foscari", 1957 Venezia
Verdi "Macbeth", 1968 Venezia
Donizetti "Roberto Devereux", 1964 Napoli
Verdi "Il trovatore", filmato in esterni da L. Arruga 1973, audio Rai 1957
L’ultimo messaggio di L. G. Dalla presentazione del Libro ”Leyla Gencer. 50 anni alla Scala” (a cura di F. Cella) Teatro alla Scala, 20 febbraio 2008.
Verdi "Don Carlo". 1968 Roma / 1970 live Scala
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