NORMA
Vincenzo Bellini (1801 - 1835)
Opera in two acts in Italian
Libretto: Felice Romani
Premièr at Teatro alla Scala, Milan – 26 December 1831
21 January 1967
Teatro Lauro Rossi, Macereta

RE-OPENING OF TEATRO LAURO ROSSI

Orchestra e Coro di Teatro Comunale, Bologna

Conductor: Alfredo Gorzanelli
Chorus master: Gaetano Riccitelli
Stage director: Mario Frigerio
Scene and costumes: Mischa Scandella
 
Pollione Roman Pro-consul in Gaul CHARLES CRAIG tenor
Oreveso Archdruid father of Norma IVO VINCO bass
Norma High priestess of the druidical temple LEYLA GENCER soprano
Adalgisa a virgin of the temple FIORENZA COSSOTTO mezzo-soprano
Clotilde Norma’s confidante ANNA LIA BAZZANI soprano
Flavio a centrurion VITTORIO PANDANO tenor
 
Time: About 50 B.C.
Place: Gaul

Note: First Italian soprano Lucilla Udovich annunced as Norma in Macherata then Leyla Gencer replaced her. 

FROM LAUSANNE OPERA FESTIVAL CATALOGUE               
1966 October

TIO.CH                
2008.05.10

VIVERE MACERATA                          
2008.05.12

Lo feristerio ricorda il soprano Leyla Gencer

Con l'interpretazione di Norma aveva riaperto il teatro Lauro Rossi quarantuno anni fa
Commemorazione anche allo Sferisterio per la scomparsa del soprano Leyla Gencer. La ricorda il direttore artistico Pier Luigi Pizzi, grande amico dell’artista, insieme a tutto il cda, il presidente Giorgio Meschini, il vicepresidente Giulio Silenzi e il settore della promozione guidato da Evio Hermas Ercoli.
Con l’interpretazione di Norma, la Gencer aveva riaperto il teatro Lauro Rossi il 21 gennaio del 1967, anno di ripresa anche della stagione lirica allo Sferisterio. Insieme a lei c’era Fiorenza Cossotto (Adalgisa), Charles Craig (Pollione) e Ivo Vinco (Oroveso), sotto la direzione di Enrico Frigerio, con l’orchestra e il coro del Teatro Comunale di Bologna.
La Gencer si era esibita anche allo Sferisterio per due anni. Nella prima, nel luglio 1972, era l’interprete principale della Gioconda di Amilcare Ponchielli, con la direzione di Gianrico Becher. L’anno seguente fu Aida, sempre diretta da Gianrico Becher. In entrambe le esibizioni, l’orchestra era quella di Macerata, condotta rispettivamente da Franco Patane, e Carlo Franci nel secondo anno.
Considerata come una delle ultime grandi dive del Novecento e dotata di una tecnica vocale superba e di notevoli qualità interpretative, il soprano nata ad Istanbul, riuscì a imporsi ad un pubblico internazionale, insieme alla Callas, alla Caballé e alla Sutherland, presentando un repertorio ampio e impegnativo. Grande interprete donizettiana, si è distinta anche in alcuni grandi personaggi verdiani, belliniani e pucciniani.
Si è spenta venerdì a Milano
dallo Sferisterio Opera Festival